31 gennaio 2016
David Nichols - Un giorno
Un giorno credi di esser giusto
e di essere un grande uomo
in un altro ti svegli e devi
cominciare da zero...
(Edoardo Bennato)
Forse il celebre incipit di Bennato c'entra poco con il libro che ho appena letto ma mi andava di metterlo, e poi tutto sommato non è poi detto che non c'entri.
Appena cominciata la lettura mi era sembrato un libro abbastanza noioso, mi dava l'idea di un polpettone sentimentale in cui i due protagonisti, Emma e Dexter, non fanno altro che rincorrersi. Però mi incuriosiva perché mi ricordava qualcosa a me molto vicina anche se con mille differenze. Sebbene poi nel corso della narrazione non c'è nessuna storia vera e propria che decolli, pagina dopo pagina ha cominciato a prendermi, perché è la storia di una generazione, la mia. Tutti quelli nati fra i '60 e i '70 ci troveranno qualcosa di familiare. E alla fine c'è quasi scappato il lacrimone per unepilogo del tutto inaspettato. Non ricordo quando è stata l'ultima volta che ho provato emozioni di questo tipo leggendo un libro. Ne è stato tratto anche un film con la bellissima Anne Hathaway il cui titolo non è stato tradotto ed è uscito nelle nostre sale come One Day. Questo è uno di quei misteri dell'industria cinematografica italiana che non capirò mai. Vengono dati titoli in italiano assurdi ad alcuni film (uno su tutti: Se mi lasci ti cancello, il titolo originale è Eternal sunshine of the spotless mind che significa: gioia eterna della mente senza macchia), e un film come One Day non viene tradotto. Non l'ho ancora visto. Ma mi riprometto di farlo presto.
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