16 marzo 2003
La riscoperta della banda
L'estate scorsa mi è capitato di assistere ad un concerto straordinario in quel di "Fiesta", presso l'ippodromo delle Capannelle a Roma. La "Piccola Orchestra Avion Travel" si è presentata sul palco con una vera e propia Banda, (La Puglia Festival Banda). Gli arrangiamenti dei brani del gruppo casertano sono risultati assolutamente splendidi, ma è stato concesso largo spazio anche alla Banda, che si è esibita in brani appartenenti alla grande tradizione bandistica di questo paese. E' da diversi anni che si sta riscoprendo la banda italiana, e la cosa non può che farmi piacere visto che suono il sax contralto nella banda della mia cittadina. Nel jazz questa riscoperta è avvenuta prima (il disco della Banda di Ruvo di Puglia con Trovesi & c. fu uno dei primi) probabilmente per un certo tipo di affinità: molti jazzisti sono nati musicalmente in banda, e oggi le bande assomigliano sempre di più a ensemble di fiati sul modello delle orchestre swing visto che è difficilissimo trovare, a livello dilettantistico, chi ti suona il corno, l'oboe, il fagotto etc... (veramente noi abbiamo grosse difficoltà anche a trovare tromboni a tiro e clarinetti...). Recentemente Roy Paci, (anche lui ha cominciato nella banda del suo paese da bambino) con la collaborazione di Fabio Barovero ha realizzato quello splendido progetto della Banda Ionica, in cui viene messa in risalto la parte "sacra" della musica bandistica, con incisioni di brani religiosi e soprattutto marce funebri. Chi conosce l'universo bandistico avrà però riconosciuto molti elementi anche in "Baciamo le mani" con gli Aretuska: Certi brani rifatti in versione ska sono dei classici "moderni" suonati da molte bande italiane ,con la mia banda ad esempio abbiamo in repertorio Forever and Never, Morricone poi è un classicone di molte bande, non solo italiane. Dicevo dunque, di questa bella sorpresa degli Avion Travel. C'è quindi una riscoperta della Banda Italiana?, lo spero vivamente, siamo tutti musicisti dilettanti, condividiamo un grande amore per la musica, molti di noi suonano in altri gruppi (che a volte nascono proprio all'interno delle bande) rock, blues, jazz, ma spesso la divisa della banda ti rimane cucita addosso (Roy Paci è un esempio eclatante), molti di noi non sono per niente religiosi, eppure partecipiamo con il massimo rispetto alle funzioni religiose. Le nostre piccole soddisfazioni sono i sorrisi della gente quando suoniamo per strada, gli applausi ai concerti, soprattuto quello di Santa Cecilia che prepariamo per tutto l'anno, i viaggi -a volte anche all'estero- i "raduni", festival di bande che vengono organizzati non tanto per il pubblico ma proprio per l'esigenza di incontrarsi, confrontarsi, conoscersi. Le nostre porte sono sempre aperte a tutti, chiediamo solo un po' di buona volontà e costanza alle prove. In fondo non chiediamo molto ma solo di essere un po' più considerati, soprattutto da chi magari, storcendo la bocca pensa alla banda come a qualcosa di antico, di festaiolo, troppo legato al 6/8 del parapaponzi... poi magari ci viene a vedere in concerto, sente gli arrangiamenti (con tanto di basso eletrico e batteria) di brani di Santana, Eric Clapton, e pensa "però questa banda..."
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