17 maggio 2004

Dallo Swap Book allo Sketchbook

Ho aderito all'iniziativa dello sketchbook di Mirco, mi sembra un'ottima idea e mi ricorda il periodo degli "swap book". Negli anni ottanta internet non esisteva, o meglio, era riservata a una ristretta cerchia di ricertatori, e se volevi conoscere qualcuno di qualche paese straniero l'unica via era la carta e la penna. Avevo molti penfriend da ogni angolo del pianeta, nacquero diverse amicizie, un viaggio negli USA e una bella storia con una ragazza del New Jersey.
Allora era molto in voga lo "swap book", chiamato anche "friendship book". Un semplice foglio di carta, o un libretto formato da minuscoli foglietti spillati insieme. Bisognava scriverci o disegnarci qualcosa sopra, poi si metteva l'indirizzo e lo si mandva a un altro penfriend. Quello che riempiva l'ultimo spazio era tenuto a restituirlo a quello che l'aveva cominciato. Era anche un bel modo per fare nuovi penfriend. Tempo fa pensavo proprio a come poter realizzare un qualcosa per portare lo swap book su internet, e credo che lo sketchbook sia l'idea giusta, quella che più si avvicina alla filosofia dello swap book. È un taccuino che passa di mano in mano, di blogger in blogger. Chi lo riceve ci scrive qualcosa sopra, poi mette l'indirizzo del suo blog e lo manda a qualcun'altro.
L'idea nasce da 1000 Journals Mirco l'ha importata in Italia. Se volete aderire rivolgetevi al blog che ha aperto per l'occasione:
Sketchbook

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