Per anni si è pensato che il leggendario bluesman Robert Johnson registrò tredici brani in un edificio a Dallas dove aveva sede la Brunswick Records, ma non c'era nessuna documentazione a conferma di questo. Ora l'appassionato di blues Tom Jacobson ha rintracciato una lettera del 1961 scritta da Don Law, produttore di quella storica session, in cui si dice che le registrazioni vennero effettivamente realizzate in quell'edificio, in uno studio di ripiego nella palazzina a tre piani che oggi è sede di una società di distribuzione bevande.Nella lettera viene anche raccontato di quando Johnson chiese dei soldi in prestito a Law per andare con una prostituta e di come fosse talmente riservato sulla tecnica usata con la chitarra che quando suonava in presenza di altri musicisti si metteva faccia al muro.
La lettera è stata trovata a New York nello scantinato di Frank Driggs, un ex impiegato della Columbia Records ed è stata donata alla Library Of Congress; costituisce un documento importante in quanto si sa pochissimo sulla vita di Robert Johnson.
(Fonte Usatoday)
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1 commento:
...Dai, mi dai una conferma di una voce che già circolava da tempo. Grande Night...
Mojo Station
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