13 gennaio 2006

iTunes e l'ipocrisia di Boing Boing

Sta suscitando molte polemiche una funzione introdotta in iTunes 6.0.2. Nella nuova versione del popolare software della Apple (quella in italiano, almeno per Windows, non è ancora dipsonibile) è stata introdotta una funzione chiamata "Ministore" che consente di visualizzare consigli musicali personalizzati in base a cosa ascoltiamo. Si basa un po' sul concetto introdotto da Amazon nel suo negozio online: chi ha ascoltato questo brano ha ascoltato anche questo etc... Ovviamente perché questo accada è necessario che vengano inviati i dati sui brani ascoltati in iTunes a un server centrale. E si è comiciato subito a parlare di Spyware della Apple, che però assicura che i dati personali non vengono registrati e togliendo la possibilità di visualizzare il ministore non viene inviato nessun dato.
Trovo abbastanza ipocrita che chi abbia gridato allo scandalo sia stato Cory Doctorow su BoingBoing. Come avevo già avuto modo di spiegare in un post di qualche tempo fa, costui è membro del Board of Directors di MusicBrainz, che fornisce a last.fm i dati dei dischi ascoltati da utenti mediante un plugin disponibile per i principali software mp3 (compreso iTunes). Last.fm è un "social network musicale" che, sempre grazie a questo plugin registra tutti i dati dei brani che ascoltate per darvi suggerimenti. Cioè fa la stessa identica cosa del ministore di iTunes. Forse per questo il nuovo iTunes dà fastidio a Cory Doctorow?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho ritrovato il tuo link tra i commenti di un mio vecchio post... bellissimo blog!
posso suggerirti di ascoltare questi giovani jazzisti bolognesi? www.tijuanaquartet.tk

un saluto

Anonimo ha detto...

il progetto MusicBrainz e iTunes hanno innanzitutto una differenza sostanziale: MusicBrainz e' un progetto no-profit, utilizzabile liberamente, mentre iTunes e' un negozio di file musicali. anche last.fm e' utilizzabile liberamente, sebbene offra anche servizi aggiuntivi a pagamento.

la seconda differenza sostanziale e' che chi si rivolge a last.fm (o utilizza programma che si appoggiano a MusicBrainz) e' evidentemente interessato proprio alle sue funzionalita' specifiche relative a statistiche e suggerimenti: infatti e' su queste funzionalita' che e' centrata la promozione di last.fm, e le informazioni in merito alla privacy sono ben chiare.

chi si rivolge a iTunes e' invece un numero molto, molto maggiore di utenti. Apple non fornisce informazioni sufficientemente esplicite in merito a questa funzionalita' e alle sue ricadute per la privacy. l'articolo di Cory Doctorow era incentrato in gran parte su questa carenza di informazioni.