26 agosto 2008

Vacanze 2008 - In giro per l'Italia

Presto nel feed del Podcast Mikrokosmos, le versioni audio e video di questo viaggio, registrate direttamente sul campo


Quest'anno per le vacanze Carla ed io abbiamo deciso di fare una sorta di Road Trip in Italia. Siamo partiti con una Opel Corsa senza un itinerario preciso, avevamo deciso soltanto la prima tappa: Como.

Aprilia - Como

Partiamo di buon mattino alle 6.35 del 9 agosto, fino a Firenze sull'A1 nessun problema, poi a causa credo di un incidente perdiamo molto tempo in coda.
Prima di entrare a Como, notiamo un albergo di recentissima costruzione con il costo della stanza indicato a chiare lettere nelle insegne: si tratta dell'IBIS Hotel di Grandate, costo di una doppia: 69 euro. Questo albergo è stata la nostra base per tre notti.
Como, avvolta intorno al lago che porta il suo nome, è un città incantevole, fra i principali monumenti, il Duomo, costruito in epoche diverse dal 1396 al 1740. Da segnalare anche la splendida Villa Olmo, con il bellissimo giardino all'italiana. Adiacente ad esso vi è una piscina pubblica proprio sul lago, dove abbiamo passato una bellissima giornata di relax.
Da Como con la Funiculare è possibile salire a Brunate. Da qui con una passeggiata si arriva fino al Faro, da dove si gode una vista mozzafiato su Como, il lago, parte della Lombardia e della Svizzera.
Facciamo una puntatina anche in Svizzera, a Lugano. Purtroppo al centro i parcheggi sono tutti a pagamento e i parcometri funzionano esclusivamente con i Franchi; non avevamo cambiato moneta così siamo stati costretti a parcheggiare un po' fuori e non abbiamo potuto visitare la città come avremmo voluto anche perché poi ha cominciato a piovere.

Como - Modena

Modena è stata solo una tappa di passaggio per riposare in albergo. L'intenzione in realtà era quella di fermarci a Mantova, ma arrivati in questà città non siamo riusciti a trovare un posto dove dormire. Era inoltre impossibile entrare dentro Mantova con la macchina in quanto ogni via d'ingresso era chiusa a chi non fosse in possesso di un permesso che ovviamente noi non avevamo.
Ci siamo fermati un attimo per rinfrescarci in una borghetto fuori città: Santa Maria Delle Grazie, dove la genta era indaffarata con i preparativi della Festa dell'Assunta, che ci sarebbe stata nei giorni a venire. Nei manifesti era annunciato anche un raduno di madonnari, lì per lì abbiamo pensato che i madonnari fossero qualche particolare congregazione di devoti alla Madonna, anche perché il borgo era dominato appunto da un grande Santuario Mariano. Ma leggendo la pagina su Wikipedia dedicata al borgo mi sono reso conto che in effetti i madonnari sono quegli artisti che realizzano le loro effimere opere d'arte sui marciapiedi delle strade con i gessetti!
Dopo la breve sosta ci siamo rimessi in marcia e siamo arrivati a Modena. Appena usciti dal casello Modena Sud abbiamo subito trovato un ottimo albergo, il Real Fini Baia del Re. La stanza doppia ce l'hanno messa 80 Euro anziché 120.
La sera abbiamo cenato a Modena, l'unico posto che abbiamo trovato aperto era la Bruschetteria Morsichino in Piazza Roma, devo dire che 7 Euro per una bruschetta mi sono sembrati un tantino esagerati, e con un pane neanche tanto buono; ma sarà che vivendo a ridosso dei Castelli Romani sono abituato a mangiare la bruschetta col miglior pane casereccio del mondo (Genzano, Lariano ecc.)
Comunque Modena, per quel poco che abbiamo visto, ci è piaciuta molto.

Modena - Pieve Santo Stefano (AR)

Da Modena riprendiamo l'autostrada diretti verso Cesena per prendere la Strada Statale E45. In realtà l'E45 attraversa tutta l'Europa da Gela in Sicilia fino a Kaaresuvanto in Finladia, ma genericamente in Italia viene chiamato con questo nome il tratto da Orte a Ravenna al posto del nome della vecchia strada che passave per i vari paesi dell'Appennino, la Tiberina. A pranzo ci siamo fermati proprio in uno degli ultimi paesi dove la vecchia Tiberina ha resistito alla costruzione della nuova superstrada: Sarsina. Qui ci siamo fermati a pranzo. Ricordo che anni fa era una tappa quasi obbligata tornando a Roma dall'Emilia Romagna. Probabilmente la costruzione della nuova strada ha creato non pochi problemi a bar e ristoranti del paese.
Si tratta di una cittadina molto carina e antichissima, qui nacque il drammaturgo latino Plauto e ogni anno si tiene un'importante rassegna teatrale a lui dedicata. Vi è un'antichissima cattedrale in stile romanico: San Vicinio, proprio quest'anno si celebra il giubileo per i mille anni dalla sua costruzione.

Dopo aver pranzato ci siamo rimessi in marcia lungo la E45 e ci siamo fermati a Pieve Santo Stefano, città che abbiamo scelto come base per visitare il Santuario della Verna. Soggiorniamo all'Hotel Il Diario, una doppia con colazione Eur 80. Una delle prime cose che notiamo passeggiando per Pieve, è la differenza di accento rispetto a Sarsina che pure non è tanto lontano. Toscano a Pieve, Romagnolo a Sarsina.
Pieve Santo Stefano è sede dell' Archivio Nazionale dei Diari, che però non abbiamo visitato.

Da Pieve si arriva agevolmente in macchina al Santuario della Verna, il luogo dove, secondo la tradizione, San Francesco ha ricevuto le stimmate. Trattandosi di un monastero francescano ingenuamente ci aspettavamo di trovare un luogo tranquillo, pieno di pace, dove fare belle passeggiate nei boschi; e certamente è un posto stupendo, ma la grande moltitudine di turisti toglievano al posto quel non so che di mistico e spirituale che anche i non credenti di solito sentono in luoghi del genere. Niente da obiettare, del resto anche noi facevamo parte di quella moltitudine.
Nel museo del santuario ho avuto la possibilità di ammirare alcuni antichi codici manuscritti di antifonari con neumi che anticamente venivano usati dai cori del plesso religioso.
Dal Santuario a piedi, attraverso un sentiero nel bosco siamo giunti a Chiusi della Verna, dove abbiamo pranzato.

L'ultima tappa del nostro viaggio, lungo la strada del rientro, è stata la citadina umbra di Narni, forse meno conosciuta di località come Spoleto o Todi ma non meno bella e ricca di testimonianze artistiche.

Il percorso del nostro viaggio:

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