2 luglio 2009

Mostra "Scapigliatura" - Milano, Palazzo Reale


Tranquillo Cremona - L'edera (1878)
Galleria d'arte moderna, Torino


Un 'pandemonio' per cambiare l'arte

Palazzo Reale ospita una straordinaria mosta dedicata al movimento che coinvolse tutte le arti verso un rinnovamento e un capovolgimento ideologico, artistico e di costume nella Milano postunitaria di fine Ottocento.

La Scapigliatura per l’Italia rappresenta l’antesignana delle cosiddette avanguardie storiche, sorta dal calo di tensione etica postrisorgimentale e, come in altri Paesi europei, dalla dissoluzione critica del Romanticismo. Non a caso ha radici milanesi – come sarà per il Divisionismo e lo stesso Futurismo.

Il termine "Scapigliatura" deriva dal titolo del romanzo di Cletto Arrighi (giornalista, scrittore e patriota) La Scapigliatura e il 6 febbraio (1861-62), in cui, con i toni passionali del racconto popolare, si narra la vicenda milanese di un ‘gruppo’ di scontenti e ribelli, "vero pandemonio del secolo … serbatoio … dello spirito di rivolta e di opposizione a tutti gli ordini stabiliti", che finiscono con il sacrificare la vita nei moti antiaustriaci del 1853.

Il movimento raccolse personalità libere, unite dall’insofferenza e dalla volontà di scandalizzare i benpensanti. Pittori, scultori, scrittori, musicisti o gente di teatro, voci spregiudicate e indipendenti, con atteggiamenti bohémien ed esistenze sofferte che, cariche di vibrazione emotiva, contrastarono il conformismo borghese. Gli artisti agiscono insieme, combattono l’accademismo, eleggono a cenacolo le osterie, si esibiscono in happenings di contestazione alla nascente società d’impronta sabauda e al suo «gusto».

Fermento intellettuale, ma anche congerie socio-politica, la Scapigliatura è caratterizzata da una complessa natura in cui le arti visive sono espressione di una «filosofia» e crescono in parallelo con letteratura e musica. La cifra comune è l'attenzione sull’uomo, sull’introspezione, sulle incertezze dell’anima e sulla resa dei sentimenti. E' dunque sul ritratto, sugli interni, sulla scena di genere che si concentra il lavoro degli artisti, lasciando da parte il plein air caro agli Impressisonisti.

LA MOSTRA

38 artisti e 250 opere tra dipinti, sculture, grafiche e incisioni, testi, fotografie e molto altro ancora, faranno rivivere l’atmosfera di quest’esperienza artistica seguendo il corso di quattro decenni in cui il movimento si è evoluto dall’iniziale serrata polemica ad un nuovo accademismo.

Il percorso espositivo, organizzato in sezioni cronologiche, prenderà il via da Gli anni ‘60 dell'Ottocento con opere de Il Piccio, con la sua pittura sfumata tutta d’atmosfera, Filippo Carcano, innovatore nel linguaggio pittorico ma meno propenso all’intimismo, e l’intensità coloristica di Federico Faruffini. I protagonisti della sezione Gli anni ‘70 saranno Daniele Ranzoni, Tranquillo Cremona e Giuseppe Grandi che, in sodalizio, elaborarono la ‘macchia’ scapigliata e la scultura pittorica, sostituendo al finito accademico, basato sul disegno della forma, una materia fluida, in cui la forma è colore carpito alle zone d’ombra, suggerendo, e non descrivendo, il reale. GIi anni ’80 saranno dedicati all’affermazione della scultura scapigliata, che apre la via alla cosiddetta "scultura impressionista" . In mostra i lavori di Giuseppe Grandi, del quale per la prima volta verranno presentati i gessi - restaurati per l’occasione - del monumento alle Cinque Giornate, di Ernesto Bazzaro, del giovane Paolo Troubetzkoy, allievo di Ranzoni, del primo Leonardo Bistolfi e di Medardo Rosso.

L’ultima sezione, Gli anni ‘90, evidenzierà come, in pittura e scultura, l’apporto delle nuove leve permette l’elaborazione di un vero e proprio accademismo del linguaggio scapigliato (come nel caso dello scultore Eugenio Pellini o del pittore Camillo Rapetti), mentre la visione scapigliata diventa un banco di prova per i futuri "divisionisti", come ad esempio Gaetano Previati.

Mostra: Scapigliatura

Dove: Milano, Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12

Quando: fino al 22 novembre 2009

Orari

lunedì 14.30 – 19.30
da martedì a domenica 9.30-19.30
giovedì 9.30 – 22.30

*Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura della mostra

Biglietti

€ 9 intero

€ 7,50 ridotto gruppi di almeno 15 persone, visitatori oltre i 65 anni, minori da 6 a 14 anni, studenti fino a 26 anni, portatori di handicap, soci Touring Club Italiano, soci FAI, soci ARCI, soci CTS, titolari ISIC card, titolari coupon chef-d’Œuvre, militari, forze dell’ordine non in servizio, insegnanti, altre categorie convenzionate.

€ 4,50 ridotto speciale gruppi di studenti delle scolaresche di ogni ordine e grado.

Gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per portatore di handicap con grave disabilità, funzionari della Soprintendenza per i Beni Architettonici, giornalisti accreditati, soci ICOM.

Prevendita

24 ore su 24 tel +39.02.54915
www.ticket.it/scapigliatura


CONFERENZE A INGRESSO LIBERO
Palazzo Reale - Sala Conferenze

2 luglio ore 18.00
Annie-Paule Quinsac - curatrice della mostra
La Scapigliatura. Storia di una mostra

16 luglio ore 18.00
Paolo Repetto - musicologo
La Scapigliatura musicale

17 settembre ore 18.00
Prof. Giuseppe Farinelli
La Scapigliatura: un grande movimento artistico e culturale nella milano postuniraria

Nessun commento: