24 ottobre 2003

La storia del Buon Compleanno

Buon Compleanno, un motivetto tanto semplice che abbiamo cantato centinaia di volte. Nessuna sa chi sia l'autore di questa musica, probabilmente molti credono che sia una melodia proveniente da qualche tradizione popolare. Non è così. Vi racconterò una storia che ha dell'incredibile. Dovete sapere che nell'ultimo album di Elio e le storie tese, Cicciput, doveva esserci una canzone cantata da Cristina Coltellesi in cui veniva più volte ripetuto il motivetto del Buon Compleanno. Questo brano però è stato escluso dalla scaletta finale, il gruppo milanese non ha avuto il permesso, a quanto si dice, di usare Buon Compleanno perché -udite udite- è protetto dal copyright! Quando me l'hanno raccontato non volevo crederci, così ho fatto una ricerchina su internet ed ho trovato un sito molto interessante con tutta la travagliata storia del motivetto in questione:

http://www.snopes.com/music/songs/birthday.htm

Lì c'è tutta la storia in dettaglio con tanto di fonti. Qui cercherò di fare un riassunto a beneficio di coloro che non capiscono l'inglese:

Nel 1823, due sorelle del Kentucky, Mildred e Patty Hill, maestre elementari, scrivono un semplice motivetto da far cantare alle maestre per dare il benvenuto ai bambini ogni mattina:

Good morning to you,
Good morning to you,
Good morning, dear children,
Good morning to all.

La canzonicina viene pubblicata in diversi libri, spesso con la parola teacher al posto di children. Nessuno sa bene in che modo si sia evoluto il testo, sta di fatto che nel 1924 un certo Robert H. Coleman pubblica un libro di canzoni con il motivetto dove per la prima volta compare il testo "Happy Birthday" che conosciamo tutti, ma solo come seconda strofa di "Good Morning To You". Con l'avvento della radio e del cinema sonoro il motivo acquista sempre più popolarità come musica da cantare nelle feste di compleanno, compare in film e spettacoli teatrali, e una terza sorella Hill, Jessica decide di intraprendere una battaglia legale che alla fine farà riconoscere i diritti del brano alla sue sorelle nel 1934 (ma Mildred era morta nel 1916).

Jessica Hill fa pubblicare Happy Birthday dalla casa editrice Clayton F. Summy nel 1935. In base alle leggi in vigore all'epoca il brano avrebbe dovuto diventare di dominio pubblico nel 1991, ma due Copyright Act, quello del 1976 e quello del 1998, estendono la durata dei diritti fino all'anno 2030!
È interessante sapere a chi appartengono questi diritti. Dunque, John F. Sengstack negli anni '30 acquista la Clayton F. Summy e con essa acquisisce i diritti del brano. Sengstack rinomina la casa editrice "Birch Tree Ltd." Questa società viene acquisita a sua volta negli anni '70 dalla Warner Chappell, divisione della Warner Communication, le edizioni musicali più grandi del mondo. La società oggi si chiama Summy-Birchard Music, ed è parte del colosso AOL Time Warner. Soltanto nel 1998, stando a quanto dice David Sengstack, presidente della Summy-Birchard Music, fra le migliaia di pubblicazioni, dischi, film in cui appare Happy Birthday; la AOL ha incassato da questo brano qualcosa come 25 milioni di dollari che vengono divisi fra la Summy-Birchard Music e la Fondazione Hill, quest'ultima si presume per opere di carità.
Alla prossima festa di compleanno state attenti, potrebbe bussare la SIAE alla porta chiedendovi i diritti:-)

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