29 dicembre 2003

Gli Aires Tango con l'orchestra Roma-Sinfonietta all'Auditorium, 27/12/2003

Aires Tango e Roma Sinfonietta all'Auditorium
Non avevo ancora visto il nuovo Auditorium di Roma, l'occasione si è presentata ieri sera con il concerto degli Aires Tango con l'orchestra Roma-Sinfonietta.
Il primo impatto con il Parco della Musica è stato piuttosto deludente, arrivando da Viale Tiziano i famosi "Scarabei" non si vedono per niente, la struttura è completamente coperta dal cavalcavia di Corso Francia. Nei portici all'ingresso, su Via De Cubertin ci sono una sala mostre, una sorta di bar dall'arredamento orribile (della serie "hey questo posto è molto trendy!") e un bel negozio di libri e dischi.
Finalmente dentro posso vedere i famosi scarabei, mah, non saprei dare un giudizio estetico, l'ambiente è comunque bello e ricorda vagamente La Villette a Parigi.

Il concerto si tiene nella Sala Santa Cecilia, il più grande dei tre scarabei con una capienza di 2700 posti. All'interno della sala mi sono rifatto gli occhi: è semplicemenete meravigliosa, una bellezza che veramente riempie gli occhi, ed è straordinario che una struttura del genere non venga concessa soltanto alla musica classica.
Il concerto è diviso in due parti. La prima parte è dedicata a Piazzolla e Gardel e vede Javier Girotto ai sax soprano e baritono e Daniele Di Bonaventura al bandoneon, accompagnati dalla sezione archi dell'orchestra. La sala è piena e Girotto è visibilmente emozionato. Nella seconda parte entrano sul palco la sezione fiati dell'orchestra e gli altri tre Aires Tango: Alessandro Gwiss al piano, Marco Siniscalco al basso e Michele Rabbia alle percussioni, mentre Di Bonaventura se ne va.

Avevo già ascoltato gli Aires Tango con l'orchestra al La Palma, ma vederli in una cornice simile è stato veramente emozionante.
L'acustica era ottima, unico inconveniente un fastidioso disturbo che di tanto in tanto usciva dall'amplificazione, una specie di "schicchera". Una struttra così moderna dovrebbe avere un impianto voci all'altezza, un disturbo del genere lo posso capire in un jazz club ma al nuovo auditorium è inconcepibile, probabilmente era qualche microfono capriccioso, verso la fine del concerto credo sia stato individuato e "messo a tacere" in quanto la schicchera non si è più sentita.

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