16 dicembre 2007

La capsula del tempo dell'Opera di Parigi

100 anni fa, esattamente il 24 dicembre del 1907, all'Opera di Parigi si tenne una solenne cerimonia in cui vennero sigillate alcune registrazioni con i principali cantanti lirici dell'epoca. Le incisioni vennero donate da Alfred Clark della Grammophone Company in Francia, che stipulò che avrebbero dovuto rimanere sigillate per cento anni "Così gli uomini del futuro potranno ascoltare il suono delle principali voci del nostro tempo"
Cento anni sono passati ed è arrivato il momento di aprire il prezioso scrigno, che contiene voci di leggende del calibro di Enrico Caruso e di Dame Nellie Melba.
In realtà la capsula verrà mostrata al pubblico mercoledì prossimo, ma per l'apertura si procederà con molta cautela durante il 2008 per evitare di recare danni alle registrazioni (che vennero sigillate in un involucro di amianto). La EMI, che ha ereditato il controllo della Grammophone Company, farà uscire un disco con le incisioni dello scrigno e ha annunciato una cerimonia analoga a quella del 1907 per preservare le voci dei cantanti contemporanei. Cosa abbastanza inutile dico io, primo perché nell'era digitale non vedo come possano andare perdute registrazioni la cui qualità audio rimarrà inalterata anche fra cento anni, e poi perché pur non essendo un esperto di lirica, non mi sembra al momento ci siano in giro voci del livello di un Caruso che siano degne di essere tramandate ai posteri...

1 commento:

Anonimo ha detto...

ehm, non per essere pignola, ma, ecco...