28 dicembre 2008

Allevi risponde al Maestro Uto Ughi

Giovanni Allevi scrive a La Stampa e risponde piccato a Uto Ughi (vedi post: Anche Uto Ughi massacra Giovanni Allevi).

Credo avrebbe fatto meglio a fare buon viso e cattivo gioco e magari cercare di imparare qualcosa dalla critica di Ughi invece di scrivere una marea di idiozie. L'inizio dell'articolo è già tutto un programma:
Sono uscito dal Senato alle 15.30, con in tasca una cravatta rossa. Me l’ha regalata un bambino, che era venuto con i genitori per assistere al concerto: «Tienila Giovanni, è tua. L’ho messa per te, per la prima volta in vita mia»

Poi racconta della fatica che aveva fatto per farsi fare un autografo da quel cattivone di Ughi, quell'autografo che ora è lì, sul tavolo di Allevi, come il fazzoletto di un'amante fedigrafa.

È l’unico autografo che abbia mai chiesto a un artista.

E comincia con alcune idiozie tipo:
Perché costringere il pubblico del nostro tempo a rapportarsi solo a capolavori concepiti secoli fa.

Allevi ma chi è che costringe il pubblico ad ascoltare solo Bach o Mozart? Eh? Ma lo sai che l'artista che guadgna di più in base ai tabulati SIAE è Ennio Morricone? E poi se la musica di Mozart, Beethoven, Bach, Chopin resiste nei secoli un motivo ci sarà!!

E ancora:
il pubblico, soprattutto giovane, è accorso ai miei concerti, di pianoforte solo o con orchestra sinfonica, come fossero eventi rock, a Roma e a Milano come a Pechino, New York e Tokyo.

E qui ribadisco quanto scritto in un commento al post citato sopra, ho fatto una ricerca su alcuni dei principali giornali online del mondo. New York Times, Los Angels Times, Chicago Tribune, Le Monde, El Pais, Guardian, The Times. Non ho trovato uno straccio di articolo che parli di Allevi.

Per altre baggianate vi rimando direttamente all'articolo su La Stampa.

Spero con questo post di chiudere qui la vicenda Allevi che ormai m'ha pure un po' stufato, ma del resto devo dire che non mi divertivo a fare il blogger in questo modo dai tempi di Splinder:-)

13 commenti:

robmansax ha detto...

Chiarendo che chiunque è padrone di ascoltare quello che gli pare, senza però annoiare chi ha gusti un pò più sofisticati vorrei ricordare che Allevi è solo un pirlotto quarantenne sulla via del tramonto come musicista che è stato scelto in extremis, grazie alla sua apparenza e alla estrema semplicità del suo "messaggio" musicale, per una gigantesca operazione di marketing. La furbata incredibile è stata accostarlo alla musica vera e seria per far sentire la stragrande maggioranza degli italiani dei grandi intenditori di musica, mentre non distinguono un sax da un'estintore o una fisarmonica da un termosifone e pensano che Beethoven sia un grosso cane e Bach un deodorante. "Ho che bello adesso capisco la musica classica perchè ascolto Allevi!" oppure "Ho come sono intelligente adesso capisco il Jazz perchè ascolto Kenny G" peccato che non ci siano scorciatoie per la cultura ed il proprio arricchimento interiore: bisogna leggere, studiare e ascoltare buona musica andandosela a cercare su Internet o youtube ma certa gente è troppo pigra e presuntuosa e preferisce spegnere il cervello e fare quello che gli ordina la televisione e ascoltare Allevi invece di Chopin, come mettere sulla FIAT Punto l'adesivo della Ferrari... Comumque la Punto non ci và a 300 all'ora e Allevi non suona e compone musica ne Classica ne Jazz. Auguri a tutti.

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente!
Inoltre, Allevi vuol far passare la polemica fra lui e Ughi come uno scontro fra progressismo e conservatorismo, fra vecchio e nuovo: è giusto rendersi conto, invece, che ci troviamo di fronte ad un quarantenne che frigna come un ragazzino perché non accetta le critiche legittime di un artista di venti anni più grande. E vent'anni in più possono essere tanti se dall'altra parte c'è un dodicenne, ma non in questo caso. Un quarantenne, poi, non può parlare di un artista di sessant'anni come di un anziano, a meno che lui stesso non sia un immaturo, ancora scottato dalla serie dei suoi insuccessi durata un trentennio. Quando si hanno quarant'anni, poi, si deve avere la maturità di evitare gli atteggiamenti vittimistici, di non spacciarsi per il ragazzo prodigio che non si è mai stato.
Che ci siano folle adoranti pronte ad applaudire ad ogni movimento di riccioli non toglie nulla alla forza degli argomenti di Uto Ughi.

losco iattolo ha detto...

Scusate aggiungo alcuni commenti alla lettera di Allevi perché ha un po' esagerato.

Come ha potuto farmi questo? Come ha potuto sputarmi addosso tanto veleno, proprio il giorno della Vigilia di Natale?

Avevamo bisogno di altro buonismo

Come fa una musica a offendere, se è scritta e suonata con tutta l'anima?
Una musica strumentale senza parole?

La morale è: se mi impegno qualsiasi cosa va bene, solo perchè è costata fatica?
E se non ci sono parole non è più offensiva ?
A parte che puo' esserci un forte contenuto anche senza parole (se Allevi ha studiato come dice di aver studiato lo saprà), ma io credo che Ughi fosse offeso dal fatto che questa musica ottenga tutta questa attenzione, non credo che voci o non voci ci sia molta differenza

Sono diplomato in Pianoforte con 10/10. Sono diplomato in Composizione col massimo dei voti. Ho pubblicato le mie
partiture musicali. Sono un dottore in Filosofia, laureato con Lode e ho pubblicato i miei scritti.

E quindi?
Sta criticando la casta e si vanta di avere dei riconoscimenti istituzionali e pensa che questi siano sufficienti a legittimare la sua musica?

Il mondo della musica classica è malato. Lei è uno dei pochissimi che è riuscito a viverlo da protagonista, ma forse non
immagina cosa vuol dire studiare anni e anni uno strumento musicale per arrivare, sì e no, a insegnare in una scuola privata

E questo cosa c'entra col caso di Allevi?

E così, a spartirsi la torta del potere musicale

potere musicale? ma sarà mica su topolino che si è formato

sono in pochi, una casta, impegnata a perpetrare la propria concezione dell'arte e la propria esistenza. È una lobby di potere
fatta di protettori e protetti,
nascosti nelle stanze di palazzi per molti irraggiungibili.

E perchè dovremmo raggiungerli? e da chi si nascondono, da lui?

Dalla casta emerge sempre lo stesso monito: «La gente è ignorante, noi siamo i veri detentori della cultura».

Ok ma mi sembra che per essere lì qualcuno lo debba aver protetto pure lui
e se lui è arrivato lì mi sembra che questa casta non abbia poi tutto questo potere

Ma proprio nelle aule del Conservatorio, analizzando le partiture dei grandi del passato, e confortato dal pensiero di Hegel
nella Fenomenologia, ho maturato il convincimento che ogni epoca abbia diritto alla sua musica

Mi sembra che nessuno stia dicendo il contrario (a parte che Hegel non mi è molto simpatico): Allevi non è il nuovo, è semplicemente un compositore e un esecutore vuoto. C'è molto di nuovo e di qualità in giro, e invece si è scelto di portare al senato lui, questo sta dicendo Ughi, non che i giovani devono starsene a casa

La musica cosiddetta «contemporanea», atonale e dodecafonica, in ogni caso non è più tale, perché
espressione delle lacerazioniche agitavano l'Europa in tempi ormai lontani.

Io voglio sperare che Allevi conosca altra avanguardia che non sia atonale o dodecafonica, perché se no non ha neanche senso che parli da uomo (omino) di cultura: esiste musica contemporanea molto più contemporanea di quella atonale e dodecafonica,
forse al conservatorio si è davvero fermato a quello che gli insegnavano.
Ci sono state avanguardie come la musica elettronica (forse è più chiaro se dico elettroacustica, nata a Darmstadt dal pensiero di Stockhausen, non quella che si intende oggi come musica elettronica), la musica concreta e la musica spettrale,
oltre a compositori che hanno una loro grandezza pur non essendo facilmente accostabili a dei movimenti (credo): Scelsi, Ligeti, Kurtag, Romitelli, Sciarrino, ma dico veramente cose banali per chi ha studiato un minimo: loro rispetto alla loro epoca si possono considerare novità (per quanto di sicuro ci saranno compositori più attuali oggi).

Ecco allora il mio progetto visionario. È necessario uno sforzo creativo a monte, piuttosto che insistere solo
sull'educazione musicale, gettando le basi di una nuova musica colta contemporanea, che recuperi il contatto profondo con
la gente. Ho provato a farlo, con le mie partiture e i miei scritti.

Allora, di visionario non c'è proprio niente, è uno scopiazzare di idee che si potevano avere già all'epoca di Gershwin, e non capisco di cosa parli quando dice che solo in quest'epoca si possono scrivere delle musiche così complesse ritmicamente come le sue (frase che ha detto quando è stato ospite a 8 e mezzo): Stravinsky era già più complesso, per non parlare delle poliritmie del jazz, e ancora sto dicendo cose scontate.

È stato necessario.

Eccolo, ancora, lui si è immolato per noi: puo' sembrare una virgola, ma lui ci insiste su questo suo vedersi come un messia
come già segnalato qui:
http://www.malvestite.net/2008/12/19/giovanni-allevi-in-viaggio-con-la-strega-pare-che-dio-sia-dalla-sua-parte-non-gli-fa-piovere-ai-concerti-lha-eletto-a-nuovo-san-francesco-gli-manda-gli-angeli-travestiti-da-tassinari-milanesi/

ed è ora che la smetta.


È una musica colta che non può prescindere dalla partitura scritta e che rifiuta qualunque contaminazione, con le parole, con
le immagini, con strumenti musicali e forme che non siano propri della tradizione classica.

Da questo dovrei dedurre che la sua musica non è influenzata dal jazz?
Quindi se scrivo un arrangiamento per musica jazz questo diventa musica classica per il fatto di averlo scritto?

La mia non è una musica pop, perché non contempla alcun cantante, alcuna chitarra elettrica e batteria e
non usa la tradizione orale, o una scrittura semplificata come mezzo di propagazione.

Sembra quantomeno riduttiva come definizione, sia della musica pop che della musica colta.
E' colta perché è scritta?
Non è pop perchè non ci sono voci chitarre batteria o non è implicata la tradizione orale?
A me sembra che la musica colta si possa scrivere per qualsiasi organico, possa essere influenzata dalla tradizione orale e possa anche essere semplificata, come accade per molte suonerie dei telefoni cellulari.

Il pubblico cui si rivolgeva Mozart nel XVIII secolo era forse più colto del nostro?

Scusate, ma io credo di sì.
Intendo: il PUBBLICO di Mozart, non i suoi contemporanei come forse voleva dire Allevi.

Io, a differenza di lei, non ricopro nessun ruolo istituzionale, non ho fatto intitolare nessun Festival a mio nome, non ho
potere alcuno nel cosiddetto «mondo della musica»

Dottor Allevi, cosiddetto da chi?
Mi definisca "potere" e "mondo della musica".
Ma al senato c'è andato o no?

Anonimo ha detto...

Non sono come voi cioè grandi intenditori di musica (pop, jazz, rock, classico, etc. etc.)ma uno che accendendo la radio, girando la manovella, se si imbatte in una musica che lo rilassa e mi lo sentire meglio, ascolta e basta. Quindi se sono i Queen, se è Allevi o se è anche Ughi io l'ascolto. Poi che il personaggio possa essere antipatico, simpatico o restargli indifferente e soggettivo. A me Allevi piace oltre che per la sua musica anche lui personalmente. Al contrario Uto Ughi è un presuntuoso che nella sua intervista ha fatto solo vedere che è invidioso anche perchè, si mormora in giro, che in un primo momento era lui che doveva essere invitato al Senato ma poi alla fine hanno chiamato Allevi. E a uno con un ego smisurato questo non cala proprio.E poi non fa altro che fare pubblicità ad Allevi. Poverino.

Anonimo ha detto...

Anonimo ha perfettamente ragione. Ughi è indubbiamente uno dei più grandi violinisti del nostro secolo, e questo lo riconosco da violinista (scarso), però è sempre stato un presuntuoso, borioso, pieno di se. In fondo allevi che fa di male? Esprime se stesso attraverso la sua musica, che piaccia o meno è irrilevante. Forse che il sig. Ughi non sopporti che questo "giovanotto" gli stia fregando le luci della ribalta? No, non credo... Non è idiota... Ha solo una mentalità chiusa, conservatrice, incapace di accettare le novità... Caro Uto, non esistono solo il tuo stradivari e il tuo guarnieri, la musica non è solo paganini o mozart o Beethoven o Rode o Chopin o chi per loro, la musica cambia, si evolve, cresce... E allora, perchè tu onnipotente "dio" della musica ti devi mettere contro allevi? Poi, ogniuno è liberissimo di esprimere le sue opinioni. Dico solo questo: io sono contento per Allevi (che a me piace molto), uno, perche dopo che uno ha fatto tutti quei sacrifici è giusto che abbia un meritato riconoscimento e due, perchè finalmente abbiamo un musicista che nonostante sia uscito da un conservatorio è riuscito a combinare qualcosa. Ma farse è questo quello che rode hai "grandi" tipo ughi... Vai Giovanni... Continua così...

caterina ha detto...

E' interessante analizzare i vari messaggi pro o contro Allevi: quelli pro sono zeppi di errori di grammatica...ahahahah, la verità è che ( parlo per i pro) non avete la minima idea di cosa sia la musica.

Anonimo ha detto...

Cara Caterina, premesso che ogniuno ascolta cià che vuole quando vuole e come meglio crede, non vedo con quale autorità tu affermi che chi difende Allevi non sa cosa sia la musica. E la cosa degli errosi? Forse che chi ascolta allevi è un ignorante?

Anonimo ha detto...

Si Anonimo!
chi ascolta Allevi è ignorante e spendaccione. Vedi di fartene una ragione.

Anonimo ha detto...

Caro Chopper, noi saremo anche ignoranti, ma, mentre nessuno un giorno si ricorderà più ne di me ne di te, Allevi rimmarrà sempre un grande della musica contemporanea; E ti ricordo, dall'alto della mia ignoranza che anche Bach ai suoi tempi era più famoso come insegnante che come compositore; Anche la Grande Fuga di Beethoven fu ignorata all'epoca e definita spazzatura, mentre oggi è il cardine attorno al quale ruotano tutti i giovani compositori e studenti di composizione; E per finire, anche Mozart fu criticato. Ebbene, chi è che non conosce Mozart, o Bach o Beethoven oggi? Poi nessuno ti dice che non puoi criticare Allevi, però se potessi evitare di definire ignoranti quelli che lo apprezzano (e forse sono un pò più lungimiranti di te) te ne sarei molto grato.

Anonimo ha detto...

Continuo pensando che l'invidia e' una brutta bestia!!!!! Ognuno guardi la merda che c'e' a casa propria, prima di criticare gli altri...
La critica e' figlia dell'invidia!!
Ciao, ciao invidiosi!
E forza Giovanni!

Anonimo ha detto...

allevi compone delle belle melodie, di sicuro impatto, proprio per i coglioni....la musica classica nn sarà mai commerciale, non riempirà mai gli stadi, e così deve essere. stasera ascoltavo uto ughi suonare il violino, tutti pezzi + che classici, ed è stato veramente emozionante, nulla a che vedere con la musica di allevi, che sara' pure ricercata e colta, ma nn si tratta di niente neanche lontanamente paragonabile al genio puro dei musicisti classici e degli interpreti quali il gigantesco ughi. ragà è come confrontare la spider della marca cinese con la nostra alfa duetto. la merda con lo stile. ma stiamo scherzando, oppure?

cosimo ha detto...

ciao

cosimo ha detto...

Dunque, io dico una cosa e deve essere chiaro una volta per tutte: Allevi è un compositore di musica leggera più che di musica classica, alterna brani melodici e anche belli a brani noiosi e inconcludenti musicalmente parlando.Fa il bello e il cattivo tempo quindi, no? Nessun paragone anche minimo con i veri geni della musica (Mozart su tutti, Haydn, Bach, Handel,Rossini, Verdi,il bravissimo TChaikovski, Schubert, Beethowen e altri), ma sicuramente più comunicativo rispetto alle porcate della musica dodecafonica e d'avanguardia! Vergognatevi di portare sugli allori compositori come Boulez, Berio, Sciarrino ecc.ecc. ,sono troppo sopravvalutati e invece dovrebbero essere giudicati per quello che finora portato avanti, cioè il nulla. Ma fatemi il piacere!