14 febbraio 2012

Scrivere un libro usando Pandoc e Markdown

Per scrivere narrativa di solito si usano degli elaboratori di testo classici come Microsoft Office o Open Office. Con questo post vi spiego che c’è una via alternativa che usa un approccio diverso che vi consentirà di concentrarvi sui contenuti, lasciando da parte i troppi fronzoli che caratterizzano i programmoni menzionati sopra.
Il sistema Markdown di video scrittura che vado a descrivervi utilizza un semplice editor di testi come il notepad,

Cos’è il Markdown

Il Markdown è un linguaggio di formattazione semplicissimo; a differenza dell’HTML o del Latex, un documento scritto in Markdown può essere tranquillamente letto e stampato così com’è, è questa proprio la filosofia iniziale di questo linguaggio sviluppato da John Gruber il quale l’aveva concepito principalmente per creare creare pagine web. Con Pandoc invece, dal file Markdown oltre all’HTML possiamo ottenere anche ODT (Open Office) RTF, EPUB, Latex, PDF e molti altri formati.

Ecco un breve esempio di come si scrive in Markdown.

# Titolo 1 #

Questo è un paragrafo

Questo è un’altro paragrafo.

## Titolo 2 ##

*Testo in corsivo*

** Testo in grassetto**

>Questa è una citazione^[Questa è una nota a piè pagina]


(Il comando per le note a piè pagina è un’estensione Pandoc, non è presente nel Markdown originale). Con queste semplici regole potete scrivere un libro intero usando un editor di testi, poi ci sono comandi per altre funzioni, ma questi sono quelli basilari.

Programmi da utilizzare

Un editor qualsiasi
Personalmete preferisco Gedit su Linux, e Notapad++ su Windows, ma va bene qualsiasi editor, compreso il notepad l'importante è che salviate il file di testo come UTF-8 (Unicode)

Pandoc
Su Linux lo trovate direttamente nei repository delle migliori distribuzioni
Per le versioni Windows e Mac andate qui.

Come procedere
Dovete semplicemente creare un file di testo e scriverci usando le regole illustrate sopra.

Una volta che avremo il nostro testo (ad esempio: testo.txt) dovremo compilarlo:

Con il terminal su Linux o con il prompt MS-DOS su Windows spostatevi nella cartella di lavoro e digitate:

pandoc testo.txt -S -o testo.html
(Per creare il file HTML)

pandoc testo.txt -S -o testo.odt
(Per creare il file Open Office)

pandoc testo.txt -S -o testo.rtf
(Per creare il file RTF)

Il comando -o serve per produrre il file in uscita, quello -S per trasformare apostrofo e virgolette nei corrispettivi tipografici.

Ma questi sono solo i formati principali, molto utili possono risultare il formato ePub e il Latex. Avendo un sistema Latex installato sul nostro computer, Pandoc è anche in grado di trasformare i documenti direttamente in PDF.

Per un elenco completo dei comandi e delle funzioni i Pandoc potete rivolgervi direttamente al sito del programma realizzato da John MacFarlane: http://johnmacfarlane.net/pandoc/

Seguirà una guida che spiega come realizzare eBook in formato ePub con Pandoc, e come trasformarli in formato Kindle (mobi) con Calibre.

1 febbraio 2012

Viaggio ad Auschwitz e Cracovia

Sono tornato ieri da un interessante week-end in Polonia. Ho avuto modo di visitare i campi di sterminio di Auschwitz Birkenau per la giornata della memoria; la città di Cracovia e le miniere di sale di Wieliczka

L'ingresso di Auschwitz
Auschwitz - Birkenau
Passare sotto quel famoso cartello “Arbeicht macht Frei” mi ha fatto un certo effetto. All’interno dei vari capannoni in cortina rossa erano allestite delle mostre con molte didascalie in inglese e polacco. Tutto metteva tristezza, tutto faceva riflettere. Ogni singola pietra trasudava morte e sofferenza. Il punto dove mi si è stretto di più il cuore è stata l’esposizione delle centinaia di minuscole scarpe per bambini.
E tuttavia ritengo che sia un luogo che tutti dovrebbero visitare prima o poi, perché solo così ci si può rendere conto di cosa sia successo, perché solo così si mantiene viva la memoria.

La piazza del mercato di Cracovia
Cracovia
Cracovia è una delle città più belle d’Europa ma pochi lo sanno; ha un castello, un centro storico medievale delizioso e curatissimo con un’enorme piazza, guglie, cattedrali, torri etc... Interessante anche il quartiere ebraico Kazimierz.
Ci sono molti musei a Cracovia Fra questi mi sarebbe piaciuto molto visitare il Czartoryski Muzeum che (e anche questa è una cosa che pochi sanno) ospita uno dei quadri più famosi di Leonardo: la Dama con l’ermellino, ma purtroppo al momento è chiuso per restauro e riaprirà nel marzo 2012.

La cappella di Santa Cunegonda
nelle profondità della
miniera di sale

La Miniera di sale di Wieliczka
A pochi chilometri da Cracovia c’è uno dei luoghi più straordinari che mi sia mai capitato di visitare: La Miniera di sale di Wieliczka. Ha prodotto sale fin dal 1200 e nel corso dei secoli i minatori hanno creato cunicoli, caverne e cappelle dove pregare adornate da splendide statue tutte scolpite nella caratteristica roccia di sale.

Il freddo e come vestirsi
L’unico problema di questo viaggio è stato il freddo. Se le temperature di questi giorni in Italia vi sembrano basse, be’ provate a pensare come si sta a meno quindici. La cosa buffa poi è che c’era sempre il sole, un sole pallido e freddo ma che conferiva alla città dei meravigliosi colori. Sì insomma a me piaceva passeggiare per la città per quanto freddo fosse. Che poi appena si entra in un qualsiasi locale la temperatura è altissima e bisogna vestirsi un po’ a cipolla. Comunque io ero ben attrezzato, ogni mattino ci mettevo mezz’ora per vestirmi, ecco come ero combinato se qualcuno dovesse chiedersi come vestirsi per affrontare temperature del genere:

Primo strato ai piedi: fantasmino di cotone
Secondo strato ai piedi: calzettoni di alta montagna da trekking.
Mutande normali e sopra queste calzamaglia di cotone pesante senza piede.
Maglietta di lana o cotone a manica corta e sopra questa una maglietta termica di quelle che si indossano per sciare.
Sopra questa seconda pelle mi vestivo normalmente come qui: pantaloni di cotone pesante multitasca, camicia e maglioncino non particolarmente pesante oppure felpa in pile leggera, giaccone da montagna con cappuccio, anche questo non particolarmente pesante in quanto in tessuto termico. Scarponi da trekking in Gore-Tex, cappuccio di lana, scaldacollo fino al naso, guanti e via a passeggio per la città! Tutti gli articoli tecnici possono essere acquistati da Decathlon a prezzo conveniente, sono  sufficientemente leggeri da entrare nel bagaglio a mano Ryanair con tutti i limiti imposti da questa compagnia aerea.
Ho voluto descrivere l’abbigliamento perché mi sono sembrati piuttosto ridicoli degli italiani che andavano in giro con la tuta da sci e addirittura i moonboot ai piedi!!! I polacchi li guardavano come extraterrestri:-)

Mangiare a Cracovia
A Cracovia si mangia bene e fanno il caffé buono, sinceramente non ricordo i nomi dei piatti polacchi che ho degustato, ma sono molto buone le zuppe e la carne cucinata in molti modi diversi. Un tipico cibo da strada è la “Zapiekanki” una specie di bruschettona piena di cipolle, il posto più buono dove mangiarle è al caratteristico mercartino all’aperto di Piazza Nowy nel quartiere Kazimierz.
Per mangiare si spende pochissimo, l’ultima sera siamo stati in un risterante considerato forse caro secondo i loro standard, ma assolutamente economico rispetto ai nostri: il Pod Baranem (Ul. Gertrudy, 21) situato vicino al castello.

Dormire a Cracovia
Anche per dormire si spende pochissimo. Ho soggiornato al Matejko, a due passi dalla Piazza del Mercato. In questo periodo dell’anno una singola costa circa 30 euro a notte, ed è un bell’albergo dotato di tutti i confort (tranne l’asciugacapelli ma vabbe’...).

Organizzare le gite.
Una volta arrivati a Cracovia troverete decine di agenzie di viaggio che organizzano gite ad Auschwitz e alle Miniere di sale a prezzi molto vantaggiosi, con tanto di guida in italiano.

Andare a Cracovia
Dimenticavo: anche il viaggio per Cracovia è generalmente molto economico, ci vola la Ryanair da Roma Ciampino, Milano Orio al Serio, Bologna, Cagliari, Pisa e Trapani