2 marzo 2013

Cinque sedie e un clown


Riflettevo su un fatto: non credo sia mai capitato nella storia di Roma che le cinque sedie più importanti di questa città si apprestino a cambiare padrone tutte insieme. Una è già stata assegnata, quella di Presidente della Regione Lazio su cui siederà Zingaretti. Quella a San Pietro la deciderà il conclave, quella del Campidoglio le elezioni comunali di maggio, quella del Quirinale "dovrebbero" deciderla i "Grandi elettori", già "dovrebbero", il condizionale è d'obbligo perché il vero rebus è chi siederà sulla sedia di Palazzo Chigi. Ho votato Bersani e non me ne pento, me credo che alla luce degli ultimi sviluppi, le possibilità che sia lui quello destinato a diventare Presidente del Consiglio siano scarse, a me l'idea di un governo del PD con appoggio esterno dei grillini non dispiacerebbe, anche perché sennò i giovani eletti del M5S che ci sono andati a fare lì? Molte loro istanze sono condivisibili e il PD avrebbe l'occasione di fare finalmente cose "di sinistra". Ma Grillo non ci sta, e nel suo movimento il dibattito non esiste (e no, i commenti al blog di Grillo non possono considerarsi una dialettica...).
Ascoltavo a La Zanzara un neosenatore grillino e l'unico commento che mi è venuto in mente è stato "Annamo bene!!" sentite un po', non sa neanche dove ha sede il Senato...


Per quanto sia molto distante dalle idee di Facci, trovo assolutamente condivisibile il suo articolo pubblicato su "Il Post":

E ora, poveretti? Ci sono 162 poveretti che contavano niente e contano zero, ora. Non hanno ufficialmente idee loro, non hanno luoghi di discussione, non hanno elettori o collegi a cui riferirsi, non hanno neppure una sede fisica: decide tutto un comico che esce dal cancello e parla coi giornalisti – se va bene – e si mette a smadonnare prima di far apprendere chi è morto e chi è vivo, che cosa fare, con chi allearsi, che cosa pensare. Non c’è un referente, non c’è una gerarchia, una sezione, un organismo, un ufficio, non c’è niente: e praticamente non c’è neanche Grillo, quello che non l’hanno eletto ma parlerà con Napolitano, non c’è perché non vi risponde al telefono e spesso i neo parlamentari non l’hanno neanche mai conosciuto.

Leggi tutto l'articolo, ne vale la pena, soprattutto se hai votato M5S: Grillo è il niente

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