28 ottobre 2005

1° MOJO STATION BLUES FESTIVAL - ROMA 2005

Domenica 6 novembre 2005 - dalle ore 19
STAZIONE BIRRA
Via Placanica 172 - 00040 Morena (Roma)

Costo dei biglietti: 12 euro

Per informazioni: 349/7594984

www.stazionebirra.it - tel. 06/79845959 - info@stazionebirra.it

Sulla scia del successo di pubblico riscosso da MOJO STATION - Il Blues e le sue Culture, una delle trasmissioni radiofoniche pi? seguite dagli amanti del blues ed in onda oramai da quattro anni sulle frequenze di Radio Città Aperta, nasce il MOJO STATION BLUES FESTIVAL- ROMA 2005, sotto la direzione artistica di Gianluca Diana e Pietropaolo Moroncelli.

Domenica 6 novembre 2005 avrà infatti luogo la prima edizione del MOJO STATION BLUES FESTIVAL, una vera e propria maratona dedicata al blues, che dalle ore 19 fino a notte fonda ci trasporter? in un breve ma intenso viaggio nella cultura blues attraverso reading letterari, proiezioni video, mostre fotografiche, e soprattutto tanta musica.

Molti artisti si alterneranno sul palco del MOJO STATION BLUES FESTIVAL, ma il momento clou sarà rappresentato dall'esibizione in trio dello straordinario COREY HARRIS, uno dei musicisti pi? famosi dei nostri giorni.

Il grande pubblico ha avuto modo di conoscerlo anche tramite il cinema. Il regista Martin Scorsese lo ha voluto infatti come protagonista di "Dal Mali Al Mississippi" (presentato in anteprima alla 60a Mostra del Cinema di Venezia 2003), primo di una serie di sette film intitolata THE BLUES, in cui altrettanti famosi registi appassionati di musica (Charles Burnett, Clint Eastwood, Mike Figgis, Marc Levin, Richard Pearce, lo stesso Martin Scorsese e Wim Wenders), sotto la supervisione di Scorsese, catturano l'essenza del blues e ne esplorano tutte le influenze. Tema centrale della serie: come il blues si ? evoluto dai suoni rurali ad un linguaggio universale. Mississippi to Mali, propone un viaggio tra le sponde del fiume Niger in Mali e il Delta del Mississippi per trovare le tracce dell'origine del blues in una poetica combinazione di interpretazioni originali e rare immagini di repertorio.
Corey Harris presenta il suo ultimo lavoro discografico Daily Bread uscito a maggio 2005.

Ricordiamo che MOJO STATION, Il Blues e le sue Culture ? una trasmissione ideata e condotta da Gianluca Diana, giunta oramai al IV? anno di programmazione ed in onda tutti i mercoledì dalle 23.00 all' 01.00 sugli 88.900 Fm di Radio Città Aperta.
www.mojostation.net - www.mojostation.splinder.com

PROGRAMMA


Dalle h 19.00

4 CONCERTI:
- KOLOMANU_NUNU
- LOUISIANA DOCTORS
- JUKE JOINT BLUES REVUE
- STEFANO MALATESTA TRIO + SPECIAL GUEST

Dalle h 21.00

- TEATRO YGRAMUL PRESENTA: READING "THE BLUES"
Gruppo integrato di teatro e di ricerca patafisica, Ygramul "Le MilleMulte" presentano una serata di letture e musica: Billie Holliday e BB King incontrano i loro destini in uno spazio immaginario.
Reading degli attori Antonio Sinisi e Chiara Visca che leggono brani delle biografie di Billie Holliday e B.B. King (Feltrinelli) accompagnati alla chitarra di Daniele Pittacci e dal piano di Tommaso Manera

A SEGUIRE, I CONCERTI DI:

- MISSISSIPPI MOOD

- COREY HARRIS TRIO
Johnny Gilmore: batteria
Victor Brown: basso
Corey Harris: chitarra e voce

PER CHIUDERE LA SERATA:
- JAM SESSION FINALE
- DJ-SET BLUES-BITZ 'N' ROOTS-REGGAE A CURA DELLA MOJO STATION CREW

"GOIN' DOWN SOUTH - VIAGGIO NELLE TERRE DEL BLUES".
Durante tutti i concerti e le performance teatrali, saranno proiettate immagini video su tre schermi e sar? possibile visionare la mostra fotografica "Goin' Down South - viaggio nelle terre del Blues".


SCHEDE ARTISTI

COREY HARRIS BIO
Originario del Colorado, Corey Harris inizia molto presto a familiarizzare con la musica blues e la caratteristica chitarra dobro, che sar? per anni il suo principale mezzo espressivo. Il suo impegno di studente di antropologia lo porta di buon grado ad affrontare due soggiorni in Cameroun, esperienza che si riveler? fondamentale nella sua maturazione artistica ed umana e nella sua carriera.
Durante questa prima esperienza africana, Harris prende contatto con nuovi linguaggi, con la poliritmia nell'uso delle percussioni, con una realtà sociale ed artistica complessa, che affrontava una fase di sviluppo post coloniale, inducendolo a maturare l?intenzione di continuare con il blues.
Al ritorno dall'Africa, Harris si stabilisce a New Orleans, dove pure circolano e si incontrano molti e diversi generi musicali, permettendogli di restare immerso in una realt? molto dinamica e prolifica.
Harris debutta dicograficamente nel '95 con Between Midnight And Day per la celeberrima etichetta Alligator, un grande esempio di esplorazione nell'ambito del blues rurale, che si impone da subito all'attenzione del pubblico internazionale. Seguono Fish Ain't Bitin che nel 1997 ? premiato con il W.C. Handy Award come Acoustic Blues Album Of The Year e Greens From The Garden, che espandono il viaggio musicale di Harris nella tradizione, anche per mezzo delle composizioni originali che ne risultano genuinamente influenzate.
Nel frattempo Harris intensifica la propria attivit? dal vivo, sia da solo che con la sua 5X5 Band, sviluppando quindi sia lo stile acustico che elettrico, sperimentando anche nuovi ambiti musicali e sonorit?. Il prodotto di quel nuovo periodo ? documentato dall'etichetta Rounder, con la pubblicazione di Downhome Sophisticated del 2002 e con l'ultimo Mississippi To Mali. Quest'ultimo lavoro segna dunque una sorta di ritorno all'inizio del viaggio artistico di Corey Harris, che aveva già progettato di collaborare in duo con alcuni anziani bluesmen.
Dopo aver accettato l'invito a recarsi in Mali, ed aver incontrato il grande musicista e troubadour Boubacar Traor?, inizia a pensare concretamente di realizzare una collaborazione con musicisti africani. La proposta di Scorsese per la partecipazione al film arriva praticamente nello stesso periodo, permettendogli cos? di portare avanti il suo progetto.
Nel film Feel Like Going Home Corey si reca a Niafunke, citt? del Sahara e patria del maestro Al? Fark Tour?, conosciuto come il re del blues africano. Durante l'incontro tra queste due personalità si realizza il raggiungimento delle radici africane del blues, creando le premesse per il successivo lavoro di Harris. Pochi mesi dopo, Harris torna a Niafunke con il suo vecchio amico e collaboratore di sempre Jamal Millner, portandosi chitarra e registratore, per dedicarsi unicamente a jam session improvvisate con Tour?. Harris insiste nella convinzione che sia importante il contatto con la musica africana, portando il proprio piccolo contributo proveniente dalla tradizione neroamericana, di origine più recente, cercando di condividerlo e documentando tutto il lavoro.
Questo percorso non viene proposto come dimostrazione forzata del fatto che il blues proviene dal Mali, ma semplicemente un riconoscimento di quella tradizione come una delle maggiori influenze nello sviluppo della musica nera in America. Altro rilevante elemento che ne deriva è, secondo l'esperienza di Harris, la possibilità di riportare la musica di tradizione americana in Africa, scoprendo il senso di familiarità che avvicina le differenti tradizioni e la comune essenza che possono condividere. In Mississippi To Mali Corey Harris sostiene appieno il concetto di condivisione di una comune essenza, con nuova ispirazione nell'approccio al materiale tradizionale.
Il risultato va comunque oltre il riavvicinamento alle antiche radici del blues, e si concretizza in musica attuale, fresca e vibrante, che crea un ponte tra due tradizioni vive in due diversi continenti, nonostante le obiettive differenze che emergono dai diversi stili. Proporrà in questa tourne? il suo ultimo lavoro discografico Daily Bread uscito a maggio 2005.

LOUISIANA DOCTORS
Silverio Angelucci chitarra
Gianluca Fieni chitarra & voce
Mario Della Croce voce & armonica
Stefano Caviglia piano, fisarmonica & voce
Gianfranco Eramo basso & voce
Franco De Santis batteria

Un tributo alla cultura popolare della Louisiana, al mood dei suoi locali fumosi, passione e divertimento, fisarmonica e rock & roll... Il gruppo dei Doctor Blues ? formato da un nucleo centrale che suona insieme da oltre trent'anni, spaziando dal Blues di Chicago all'odierno rock-blues. A questo nucleo si sono aggiunti due giovani musicisti che hanno portato nuove idee, e soprattutto un nuovo campo di esplorazione musicale:New Orleans e la musica dei neri della Lousiana, lo Zydeco. Ne nasce quindi un repertorio vario ed accattivante che spazia dai grandi del Blues (da Muddy Waters e B.B. King a Tab Benoit e Tommy Castro), ai campioni dello Zydeco (Zacary Richard, Buckwheat Zydeco, Clifton Chenier) e il Rock & Roll pi? tradizionale.
L'utilizzo della fisarmonica conferisce al repertorio un tocco popolare ed al tempo stesso originale che permette al gruppo di produrre una musica "tirata" e divertente, apprezzabile soprattutto dal vivo.

JUKE JOINT BLUES REVUE
Riccardo Petrella, chitarra e voce
Massimo Menganelli, armonica e voce
Tommaso Sciamella, chitarra
Guerino al basso
Ruggero Solli, batteria

Nata dall'incontro di musicisti provenienti da gruppi storici della scena Blues romana quali Hard Boiler e Bad Influence, la Juke Joint Blues Revue si muove nell'ambito del Chicago Sound, con venature Funky e sfumature di West Coast, cercando di riprodurre, nelle intenzioni, il Blues Sound degli anni '50.

STEFANO MALATESTA TRIO
Stefano Malatesta voce e chitarra
Mimmo Antonini batteria
Andrea Colocci basso

Vincitore del premio della critica al Vicenza Blues Festival nel 2002, il 'power trio' affronta un repertorio che spazia dal blues al pop e al funky, cimentandosi anche in cover di Rolling Stones, Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan, riproposti in una veste rielaborata e molto personale. La formazione insieme dal 1999 ? composta da musicisti provenienti da esperienze e collaborazioni di rilievo. Ricordiamo quelle con Steve Potts, Ronnie Lee Patterson, Karl Potter, Tony Esposito, Marina Rei, Javier Girotto, Paolo Fresu. Un anno fa il trio ha pubblicato Handle With Care, registrato interamente dal vivo, e ora sta ultimando un nuovo album che conterr? brani in italiano composti da Stefano Malatesta.

MISSISSIPPI MOOD
Francesco Semproni voce e armonica
Enrico Polverari chitarre
Luca Pisanu basso
Paolo Fabbrocino batteria

Il gruppo nasce nel Maggio 2003 da un'idea di Enrico Polverari e Francesco Semproni, accomunati dalla passione per il blues e da alcuni anni di musica passati insieme sul palco grazie soprattutto alla comune militanza nel gruppo dei Blues Farm.
La prerogativa della formazione ? semplice: suonare il blues, cercando di avvicinarsi il pi? possibile alla tradizione del genere, esaltando i momenti live e l'improvvisazione come forma di espressione privilegiata delle nostre emozioni e delle nostre storie quotidiane.
Gli artisti di riferimento sono i grandi della tradizione afro-americana: da Robert Johnson, Sonny Boy Williamson, Lightning Hopkins, Howlin' Wolf fino ai maestri dell'electric blues Muddy Waters, John Lee Hooker, Albert King, Freddie King e l'eclettico Taj Mahal.
I Mississippi Mood nascono come duo acustico (chitarra, voce e armonica) ed esordiscono il 15 e 16 Maggio 2003 al Big Mama di Roma con un opening act per i Mad Dogs.
A Settembre decidono di allargare la formazione costituendo un quartetto elettrico insieme a Luca Pisanu (vecchio compagno di viaggio di Enrico nei No More Blue) al basso e a Paolo Fabbrocino (anche lui ex Blues Farm) alla batteria e, inoltre, avvalendosi saltuariamente della collaborazione di Luciano Gargiulo al piano e all'organo Hammond. La stagione invernale (esclusi due mesi di fermo dovuti all'assenza dall'Italia di Enrico Polverari) vede i Mississippi Mood irrompere nella scena romana accreditandosi come una delle blues band pi? energiche e coinvolgenti, fino ad arrivare alla finale di "Obiettivo Bluesin" (selezioni per la partecipazione al Pistoia Blues) e strappare un primo posto ex-aequo con i Kozmic Blues.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande blog il tuo!
Complimenti!
Ti inserisco nei siti che mi piacciono di più sul mio piccolo blog...(pretesto.splinder.com)
a presto!

Anonimo ha detto...

Thanks. Ti aspetto.

Anonimo ha detto...

Vedrò di esserci, un caro saluto!