26 luglio 2006

A chi vanno i profitti di Wikitravel?

Uno dei più interessanti progetti nati dal software e dai principi di Wikipedia è Wikitravel, una ricca collezione di guide turistiche sempre aggiornate dagli stessi utenti proprio grazie al meccanismo del Wiki. E' recente la notizia che Wikitravel e un sito simile, World66, sono stati acquisiti dalla società Internet Brands, che, in base a quanto riporta news.com, vorrà trarne del profitto. A Wikitravel ho partecipato anche io, non ho mai scritto articoli interi (quelli li riservo per il blog) ma ho arricchito e corretto molte guide turistiche, e chiaramente a me dei soldi pagati per Wikitravel non è entrato un centesimo. Questa è la solita fregatura dei siti collaborativi e della Creative Commons che io da "cane sciolto" anarchico della rete ho sempre criticato*: utenti offrono tempo, risorse e conoscenze per metterle a disposizione della comunità scrivendo guide turistiche per Wikitravel e World66, siti visitatissimi che generano introiti che però vanno in tasca a pochi...

* Miei post sulla Creative Commons:
Addio alla Creative Commons
Ancora sulla Creative Commons
Le mani sulla rete

4 commenti:

Anonimo ha detto...

non capisco dove starebbe la fregatura del materiale rilasciato sotto licenze Creative Commons.
se inserisci la clausola "no-commercial" nessuno puo' fare i soldi con il tuo materiale senza prima chiedertelo.
se lo fa ugualmente infrange le leggi sul diritto d'autore e puoi rivalerti contro di lui. certo non sempre e' conveniente andare a processo (io credo che il motivo sia perche' notai e avvocati costano molto poiche' sono delle corporazioni, ma potrei sbagliarmi), ma questo non dipende dalle licenze utilizzate.

per ora io e milioni di altre persone (inclusi molti altri cani sciolti della rete) continuiamo a utilizzare le licenze Creative Commons.

Anonimo ha detto...

In questo post non critico l'uso della CC in un blog personale, mi riferivo nello specifico al progetto Wikitravel dove tutti gli scritti sono rilasciati su licenza CC e il motore che fa girare tutto è il Wiki (quindi non scritto da chi gestisce Wikitravel), l'articolo che ho linkato su News.com dice chiaramente che la nuova partnership intende usare Wikitravel per farci i soldi, e non mi sembra corretto nei confronti di chi dedica e ha dedicato gratuitamente tempo risorse e conoscenze per arricchire (di contenuti) un servizio che farà arrcchire (di soldi) qualcun altro.
Grazie per aver passato un'oretta a leggere il mio blog e a lasciarmi tutti quei commenti:-) Certo almeno avresti potuto firmarti o lasciare un link!

Anonimo ha detto...

Lavoro da tempo per World66 e ti spiego come stanno le cose: sia World66 che Wikitravel pubblicano le proprie guide sotto licenza CC Attribution-Share Alike. Questo significa che chiunque puo' utilizzare i contenuti sia a fini commerciali che a fini non commerciali a patto che 1) citi gli autori dei testi 2) rilasci i testi sotto la medesima licenza. Un pincopallino qualunque non puo', quindi, prendersi i materiali e sfruttarli commercialmente in esclusiva senza l'autorizzazione di tutti gli autori. Internet Brands fa soldi con il traffico generato dai due siti, non con i contenuti (ad esempio non puo' dare in licenza a parti terze i contenuti). Nessuno ti impedisce di scaricarti il database di Wikitravel o di World66, di creare una comunità parallela e di gestirtela come preferisci... a patto che tutti gli articoli che utilizzi siano pubblicati sotto licenza CC Att-SA. Internet Brands sta investendo nell'open content nella stessa misura in cui le varie Red Hat, Novell e IBM investono in Open Source: lo fa per trarne profitto, ovviamente, ma il profitto dell'azienda coincide con "il bene collettivo". Gli articoli, in quanto open content, rimangono patrimonio di tutti. Sintetizzando: IB fa soldi con il page rank e con il marchio dei due siti, non con i loro contenuti.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per la preciazione Giorgio, il paragone con Red Hat etc mi ha "parzialmente" convinto, comunque cercherò di seguirne gli sviluppi e ovviamente continuerò ad aggiungere contenuti a Wikitravel, cosa che faccio da sempre anche con Wikipedia anche perché è più forte di me, quando trovo inesattezze o articoli incompleti non riesco a resistere alla tentazione di correggere o arricchire gli articoli.