5 ottobre 2007

Viaggio a Birmingham


Il Selfridges

È arrivato il momento di tirare fuori il blocchetto degli appunti per mettere insieme il post sul mio viaggetto a Birmingham.

Arrivare a Birmingham
Birmingham è collegata a Roma con un volo quotidiano della BMI Baby, una compagnia a basso costo che ha sede proprio nella città inglese. Il volo di andata parte alle 11.15 da Fiumicino. Trattandosi di un volo per l'Inghilterra il settore dove effettuare il check-in è quello riservato alle compagnie che in qualche modo possono essere soggette a potenziali attacchi terroristici, questo significa fare una lunga fila per accedere al Terminal C , che è una specie di piccolo aeroporto a sé di massima sicurezza. Anche l'area Duty Free è più piccola e non è collegata con gli altri terminal. La sala di imbarco dove parte l'aereo per Birmingham poi è una specie di prefabbricato un po' squallido. L'aereo che devo prendere io parte con notevole ritardo, all'inzio penso sia normale, dopotutto siamo ad Agosto e c'è un aumento del traffico aereo. Ma quando sono passate circa due ore con gli altri passeggeri in attesa di imbarco cominciamo a guardarci intorno perplessi cercando di capire che succede; veniamo a sapere che una delle hostess ha avuto un malore ed è stata portata in ospedale. Per le regole dell'aviazione civile, un aereo non può decollare se non ha almeno un'assistente di volo ogni cinquanta passeggeri, così la compagnia ha deciso di imbarcare solo i primi 100 che hanno effettuato il check-in, gli altri 50 sono rimasti a terra. Fortunatamente rientravo fra i primi 100, proprio non so come hanno fatto per arrivare a Birmingham gli altri!

L'aeroporto è ben collegato alla città con un treno che impiega circa 10 minuti. Per prenderlo è necessario andare al piano di sopra e servirsi della navetta gratuita che porta alla stazione dell'aeroporto.

La città
Appena uscito dalla stazione di Birmingham ho avuto una bella sensazione di città viva e piena di contrasti. Prima di andare a cercare l'albergo me ne sono andato un po' a zonzo, c'era un bel flusso di gente per le vie del centro chiuse al traffico automobilistico.

La visuale che si gode arrivando dalla stazione e dirigendosi verso il Bullring, il quartiere dello shopping, è davvero singolare: da un lato una cattedrale gotica, dall'altro un modernissimo centro commerciale che è diventato il simbolo della nuova Birmingham: Il Selfridges, una costruzione davvero audace "tutte curve" con una copertura di 15.000 dischi di alluminio. La sua realizzazione ha generato forti polemiche, ma tutto sommato credo dia un tocco di modernità e di luce a una città che altrimenti avrebbe avuto un aspetto forse un po' lugubre.

Victoria Square è il vero cuore della città, una bella piazza molto grande in austero stile vittoriano; è adornata da curiose statue che non sembrano avere nulla a che fare tra loro, come l'IronMan: un uomo d'acciaio stilizzato, (chissà se il nome della statua viene dall'omonima canzone dei Black Sabbath, gruppo di Birmingham), poi una specie di gattone chiamato la Sfinge e una curiosa statua di donna in mezzo a una fontana, sembra seduta a fare il bagno, tant'è che la statua si chiama "The River", ma per tutti a Birmingham è The Floozie in the Jacuzzi.

Il Museo di Birmingham
A Birmingham ci sono diversi musei, ma ho fatto in tempo a visitarne solo uno, il Birmingham Museum e Art Collection situato in Chamberlain Square, adiacente a Victoria Square. Un museo davvero bello, vale la pena venire a Birmingham solo per visitarlo. Ci sono collezioni degne di nota come quella del Barocco Italiano e dei Preraffaeliti, ed ho potuto vedere opere di artisti come William Adolphe Bouguereau e John Everett Millais.

In conclusione questa città inglese va sicuramente tenuta in considerazione come valida alternativa a luoghi più rinomati, soprattutto per un bel weekend all'estero.

Guarda le foto che ho scattato a Birmingham su Flickr

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