27 novembre 2007

C'erano una volta gli audiofili

Ve li ricordate i sistemi Hi-Fi di una volta, quando "lo stereo" aveva una dignità tutta sua nell'ambito dell'arredamento casalingo, per noi appassionati di musica era un po' come un totem. I vari componenti, come l'amplificatore, il "piatto" giradischi, la "piastra" per le cassette e il sintonizzatore radio; se ne stavano impilati nel loro mobiletto chiuso da ante di vetro, a volte in sala, più spesso in cameretta, e le due casse, anche esse di dimensioni considerevoli, stavano ai suoi lati. E con gli amici si dibatteva sulle marche migliori, sulle potenze espresse in watt, si parlava di tweeter, di woofer, di alti, di bassi, di equalizzatori, di preamplificatori.
Un articolo sul New York Times mi ha fatto tornare in mente tutto quel mondo. Una volta eravamo tutti un po' audiofili, ora questa figura sta scomparendo. Secondo il prestigioso giornale americano la colpa è da attribuirsi all'avvento dell'iPod, ma non sono totalmente d'accordo. Gli impianti Hi-Fi che andavano tanto negli anni '80, erano già rari molto prima che uscisse il primo iPod. Furono gli sterei "compatti" a prendere il sopravvento nelle case degli appassionati di musica. E questi uscirono quando il CD aveva ormai preso completamente il posto del disco in vinile, (i primi lettori CD erano moduli aggiuntivi da inserire nel mobiletto descritto sopra). Più economici, e di dimensioni adatte a case sempre più piccole, i compatti sono ancora oggi i principali mezzi utlizzati per l'ascolto della musica in casa. La qualità del suono non è certo paragonabile a quella di quei mitici impianti Hi-Fi, e non è che oggi sia impossibile, potendo permetterselo, acquistare un impianto Hi-Fi come quelli degli anni '80, gli audiofili esistono ancora, ma sono merce rara e sembrano più attenti alla qualità audio di un disco piuttosto che a quella artistica. Ed è per questo che tutto sommato molti appassionati di musica si accontentano di un compatto, o eventualmente di un lettore Mp3, perché sono comunque in grado di percepire il valore artistico di ciò che ascoltano, indipendentemente dal mezzo usato.

7 commenti:

outsounds@gmail.com ha detto...

daccordo con te Night, più che accontentarsi, si percepisce il valore artistico anche da un mp3, estiqats che a volte se sente male... mai sofferto la maniacalità della cosa in questione :-D

in pratica hai dato voce a una cosa che già pensavo dagli anni 80, Thank You man

Anonimo ha detto...

Il CD ha fatto spazio alla compattezza e ha soppiantato i dischi.
Anch'io ho ancora il mio bello stereo, là, dentro il suo "cofano"; ed ho ancora un sacco di 33 e 45 giri(!) che ogni tanto ascolto ancora.
L'iPod anche secondo me c'entra poco, come gli Mp3: le copie si facevano anche (soprattutto) sulle cassette...
Ma li vendono ancora i mangianastri?
;)
ciao!

Anonimo ha detto...

io ho ancora un impianto così e assemblato per giunta... in compenso non ho un ipod.
non ti nascondo che avere tutta quella quantità di musica (nell'ipod) mi confonde. è bello "cercare" l'album, leggerne le liner notes mentre lo ascolti. ascoltare musica, dal mio punto di vista, esige un tempo dedicato. la musica dappertutto, in ogni occasione, e con una pessima qualità audio, mi sembra di banalizzarla e quasi di offenderla.
ma io sono vecchia, in tutti i sensi.
ciao, renight!
pannonica

Anonimo ha detto...

@pannonica, infatti io all'ipod che contiene centinaia di dischi, preferisco uno da un solo giga (che poi ho un iRiver, non un iPod) che ne contiene una quindicina, da selezionare con cura quando si fa "il pieno".
In effetti, la mancanza delle note di copertina, il sapere ad esmpio, quale musicista suona in un determinato album è una delle pecche principali della musica "liquida"

Anonimo ha detto...

Noi abbiamo ancora uno di questi "cadena" (in spagnolo), e io non penso di fare il canvio...
Magari siamo veramente "audiofili"
Saluti

Unknown ha detto...

ciao

volevo sagnalarvi la possibilita' di vincere un ipod nano partecipando a questo contest

http://www.miofonino.info/notizie/1107/vinci_un_apple_ipod_nano/

Anonimo ha detto...

Vi invitiamo a visitare il nuovo evento collaterale al Festival di Sanremo in collaborazione con AudioGamma, Suono e Jaguar con la produzione esecutiva di Videomedia produzioni.

Il link è il seguente: www.70e80.eu

A presto.
Uff. stampa 70&80