26 giugno 2008

Mario Nizolio (o Nizzoli)

Mario Nizolio fu un umanista e filosofo emiliano, nato nel 1468 a Brescello (il paese di Don Camillo e Peppone). Fu grande studioso di Cicerone su cui scrisse molte opere.
Fu aiutato dal mecenate conte Giovanni Francesco Gambara, che gli fornì quanto necessario per condurra una vita agiata e proseguire tranquillamente i suoi studi. Nel 1533 pubblicò il lessico latino Thesaurus Ciceronianus, in cui indicava senso e uso delle frasi nell'Opera di Cicerone.
Contrario alla dottrina dell' Aristotelismo, che allora andava per la maggiore nelle scuole italiane, scrisse nel 1553 contro di esso il trattato De veris principiis et vera ratione philosophandi contra phseudophilosophos. Più di un secolo dopo quest'opera venne riprodotta e raccomandata al pubblico dal filosofo tedesco Leibniz.
Il suo affetto per Cicerone gli fu poi motivo di amerezza e discordia con il suo amico Marco Antonio Majoragio.
Nel 1547 la sua fama gli aprì le porte dell'Università di Parma dove gli venne affidata la cattedra di Eloquenza. In seguito, Vespasiano Gonzaga, duca di Sabbioneta, gli diede l'incarico di dirigere l'Università che egli aveva creato a Sabbioneta.
Morì nel 1576

2 commenti:

Podmork ha detto...

Contro Aristotele anche noi. Con volontà!

Renato ha detto...

Eh, solo un vero grande può continuare a generare polemiche dopo migliaia di anni:)