10 ottobre 2008

Dieci libri da (non) evitare

Il Times ha pubblicato un elenco di 10 libri da evitare assolutamente per non sprecare inutilmente il nostro prezioso tempo. Tengo a precisare che non sono affatto d'accordo con questa lista, al numero uno mi mette addirittura "Orgoglio e pregiudizio" della Austen che a me è piaciuto tantissimo. Ma ve la propongo lo stesso come lista di libri da non evitare.

L'elenco è stilato da Richard Wilson, dal libro: "Can’t Be Arsed: 101 Things Not to Do Before You Die"

I link portano alle schede dei libri su Bol.it con le sinossi

1O. JAMES JOYCE - ULISSE
Sono rare le persone che sono riuscite ad arrivare alla fine del libro, e per Wilson il fatto che sia considerato "tosto" è già un buon indizio per evitarlo.

9. J R R TOLKIEN - IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Molto divertente il motivo per cui il capolavoro di Tolkien è in questa lista. Wilson dice che a scuola evitava come la peste chiunque andasse in giro con il tomo in questione. I loro gusti in fatto di musica, abiti, televisione, qualsiasi cosa, erano influenzati in modo preminente dalla loro devozione a Gandalf; dopo qualche anno si sarebbero ritrovati a vedere i concerti di Peter Gabriel o a leggere Dune.
Non sono totalmente d'accordo con questa scelta, a me è piaciuto, ma certo sui "fissati" con Gandalf & co. il giornalista ha pienamente ragione.

8. ERNEST HEMINGWAY - PER CHI SUONA LA CAMPANA

Secondo Wilson è una noia come del resto Hemingway: un tipo piuttosto noioso nonché maschilista, amante della corrida, delle armi, del pugilato. Uno che cercava di pescare il pesce grosso. Insomma uno con cui non vorremmo avere a che fare.

7. MARCEL PROUST - ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO

Sì d'accordo, ha mangiato un biscottino che gli ha fatto tornare in mente l'infanzia. Del resto capita a tutti noi no?

6. LUKE RHINEHART - L'UOMO DEI DADI
Questo libro parla di un tizio che decide cosa fare in base al numero che esce dai dadi. Ad ogni numero associa un'azione. Certo che se invece di "Stupra la donna al piano di sopra" il numero sei fosse stato associato al prendersi tre pasticcini col te', si sarebbe risparmiato un sacco di guai.

5. HUNTER S THOMPSON - PAURA E DISGUSTO A LAS VEGAS
Questo libro è nella lista principalmente in quanto è quello che ha generato il cosidetto "Gonzo journalism" che secondo Wikipedia può essere veritiero senza dover essere rigidamente oggettivo. Preferisce curare lo stile piuttosto che la precisione e mira a descrivere le esperienze personali, le senzazioni, gli umori piuttosto che i fatti. Mentre secondo Wilson è un giornalismo per cui va bene, soprattutto per un giornalista rock, prendersi una colossale sbronza con chiunque sia oggetto di un suo articolo.

4. NAOMI WOLF - THE BEAUTY OF MYTH
Non conosco questa autrice, e di questo libro non esiste versione in italiano, o almeno non l'ho trovata né su BOL né su IBS. In sostanza il libro parla di quanto le donne si sentano sotto pressione per perdere peso e avere un bell'aspetto.

3. LEV TOLSTOJ - GUERRA E PACE
Per Wilson è troppo, troppo lungo.

2. OMERO - L'ILIADE
Secondo Wilson è un poema noioso pieno di battaglie che si ripetono e in sostanza parla solo di una lite fra Achille e Ettore. Ovviamente non sono d'accordo.

1. JANE AUSTEN - ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
Questo libro era nel programma di un'esame di letteratura inglese all'Università. Quando lo presi in mano, in lingua originale, pensai qualcosa come "Adesso mi tocca leggere 'sto mattone, che ddupalle..." E invece fin dalle prime pagine il libro mi catturò in un modo incredibile.
Secondo Wilson è un Mills & Boon (l'equivalente inglese della Collezione Harmony) dei tempi andati. In realtà è una critica feroce all'ipocrisia e a certe convenzioni dell'Inghilterra vittoriana. quindi non date retta a Wilson, per quanto mi riguarda vi consiglio caldamente di leggerlo.

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