11 agosto 2013

Il Musescore che verrà

Nightly Build di Musescore 2.0 

Di Musescore ho già avuto modo di scrivere in questo blog. Si tratta di un programma di notazione musicale gratis, multipiattaforma e Open Source. Al momento la versione stabile è la 1.3 ed è già un ottimo programma, ma vi anticipo che la 2.0, il cui sviluppo procede a ritmo serrato, sarà qualcosa di assolutamente eccezionale. Ho scaricato e provato una nightly build, cioé una versione instabile e parziale, ma sono rimasto impressionato da quello che ho visto.
È costruita sulle librerie QT5, che ho dovuto installare in quanto non erano presenti nel mio sistema (Linux Mint 15). Il primo impatto mi ha lasciato un po' perplesso, probabilemte per il tema "scuro", ma ad un esame più approfondito si nota che più o meno le caratteristiche dell'interfaccia grafica sono molto simili a quelle della 1.3.

Uno dei difetti della 1.3 e per cui per alcuni spartiti preferivo usare Lilypond, è la scarsa consistenza delle stanghette di chiusura brano o di ripetizione. Troppo sottili, quasi identiche a una doppia stanghetta normale. Ora sono decisamente più spesse e hanno un aspetto più professionale, inoltre lo spessore della stanghetta più larga si può regolare a piacimento.

Nella 2.0 è possibile scegliere il font musicale. Quello predefinito è l'Emmentaler (il font usato da Lilypond) ma è possibile scegliere il Gonville, che ha un aspetto più moderno. Per il momento manca ancora un font "jazz" che imita quello dei Real Book scritti a mano.

Gli spartiti realizzati con la 1.3 si aprono tutti senza problemi, c'è giusto qualche leggera differenza nel modo in cui vengono visualizzati i font testuali. Ma non è possibile aprire i file creati con la nuova versione usando Musescore 1.3

Ovviamente molte cose ancora non funzionano, ad esempio su Linux non riesco a impostare l'audio e quando ci provo mi va in crash. Curiosamente, nella versione windows che ho provato con Wine (l'emulatore Windows di Linux), l'audio funziona benissimo. Non si riesce ancora a stampare o salvare in PDF, quando ci provo il programma va in crash. Per stampare uno spartito ho dovuto quindi salvare in SVG e caricare il file su Scribus, un programma di Desktop Publishing; una procedura un po' più lunga rispetto a quella di salvare direttamente in PDF ma che dà risultati più professionali.

Non vi invito a provarlo perché le cose che non funzionano sono ancora molte, ma le nightly build escono a raffica e ognuna contiene qualcosa in più o qualche correzione. L'attesa per l'uscita stabile della 2.0 vale sicuramente la pena.

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