
Il quartetto di Erik Truffaz suona un jazz in cui oltre ad elementi tradizionali è forte l'impronta funky, drum'n'bass, e hip-pop. Atmosfere molto Davisiane, per certi versi molto molto
Bitches Brew. Grandissima la base ritmica del bassista Marcello Giuliani e del batterista Marc Erbetta, affiatatissimi, in grado di macinare ritmo potentissimo. Delizioso il suono del piano Fender Rhodes (vero! mica un campionatore qualsiasi) spesso modulato con effetti vari. La tromba di Truffaz suona quasi timidamente sul potente groove creato dalla sua band, ma emette delle note magiche che ieri sera hanno incantato il pubblico del La Palma.
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