31 luglio 2008

Carlo Lucarelli - Almost Blue

Leggendo Almost Blue ho provato una strana sensazione fin dalle prime pagine, il fatto è che conoscendo Lucarelli per via della sua trasmissione televisiva Blu Notte, era praticamente impossibile durante la lettura evitare di pensare al suo faccione col pizzetto che ti racconta la storia, anche perché scrive esattamente come parla in TV. Mi aspettavo di trovare fra un paragrafo e l'altro anche quel "paura eh??" dell'imitazione di Fabio De Luigi, (vedi su YouTube).
Il libro l'ho letto di un fiato, ma questo non vuol dire che mi abbia entusiasmato. Diciamo che lo trovo inferiore al livello medio di un Giallo Mondadori qualsiasi. La storia non riesce a prendermi, molto prevedibile e con trovate assolutamente improponibili. Il romanzo è stato scritto nel 1996, l'anno in cui mi sono "connesso" a internet. All'epoca si usavano modem a 56k, e le comunicazioni vocali erano praticamente impossibili, c'era un programma chat chiamato PowWow e che probabilmente è quello descritto in occasione di uno dei delitti del libro. Aveva la funzione di chat vocale ma non era certo come usare Skype. Eppure due personaggi del romanzo parlano tranquillamente come fossero al telefono, e lo ribadisco, allora era assolutamente impossibile. Ma la cosa più ridicola è che il protagonista del libro riesce a intercettare la conversazione (così come le chat testuali) per mezzo di uno di quegli scanner che vengono utilizzati per ascoltare la radio della polizia!!! Lucarelli ma ci prendi per deficienti? E' per questo che al libro non posso che dare un voto negativo, se leggo una cosa assolutamente inverosimile inevitabilmente mi cala completamente l'interesse. Peccato perché il romanzo è scritto bene, ma la storia lascia molto a desiderare.

E il jazz?, ce n'è poco, avete presente quegli pseudo jazzofili che parlano di Norah Jones e Michael Bublé pensando di capirci di jazz?, Be' ci siamo capiti. Povero Chet.

Sinossi del libro da BOL.it:
"Nessuno vuole ammetterlo ma a Bologna c'è un assassino seriale: è l'Iguana, che assume di volta in volta l'identità delle sue vittime, per sfuggire alle 'campane dell'inferno' che gli risuonano nelle orecchie. Tocca a Grazia cercare di prenderlo, e più delle sofisticate tecnologie che usa, le servirà l'intuito e la capacità di ascolto di Simone, cieco dalla nascita. Mentre cacciatore e preda si scambiano continuamente i ruoli, vediamo la scena ora con gli occhi attenti e ansiosi di Grazia, ora con lo sguardo doloroso e febbricitante dell'iguana, o la percepiamo come un concerto di suoni o di voci, un complicato e fantastico arabesco mentale, quando la soggettiva è di Simone. E la città che così prende forma sotto i nostri occhi, fitto reticolo di trame e di ossessioni, è insieme la sorprendente megalopoli italiana che si stende su tutta l'Emilia, e anche il teatro magico dove tutte le storie possono accadere.
Un thriller nervoso e impeccabile, una storia d'amore e solitudine, una scrittura che sa dosare tensione emotiva e colpi di scena: il romanzo più maturo di un maestro del nuovo noir italiano, che Alessandro Baricco ha indicato come uno dei più promettenti scrittori della sua generazione. "


Vai alla scheda del libro su BOL

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perdonami ma intervengo dal punto di vista tecnico sugli apparati radio "scanner" VHF/UHF. Ti assicuro che in molte zone d'Italia si ascoltano ancora perfettamente tutte le comunicazioni in FM in chiaro di tutti gli enti pubblici: polizia, carabinieri, vigili del fuoco ecc...
Le frequenze sono pubblicate in gazzetta ufficiale nel piano nazionale di ripartizione delle frequenze, alla voce "Ministero della Difesa". Comunque basta prendere un apparato come quelli, iniziare a girare la manopolina del VFO (sintonia) e prima o poi si incontrano le loro inconfondibili selettive di identificazione.

Anonimo ha detto...

Anonimo, questo lo so, ma nel libro viene descritta l'intercettazione, tramite uno di questi scanner, di un colloquio effettuato in VOiP via internet (con tutte le limitazioni del VoIP negli metà degli anni '90), come se fosse possibile intercettare le chiamte tramite Skype.