compresa la cessione per corrispondenza, anche per e-commerce (spezzeremo le reni ad Amazon!), è permesso uno sconto massimo del 15%. Sono possibili promozioni per un solo mese all'anno (non dicembre, il migliore per le vendite) in cui lo sconto può arrivare al 25%; il 20% lo si potrà applicare alle fiere e manifestazioni internazionali tipo il Salone del Libro di Torino. Sconti liberi, invece, per libri antichi, rari, fuori catalogo o pubblicati da almeno 20 mesi. Saranno i comuni a vigilare sul rispetto della legge, la cui violazione sarà punita con severe sanzioni pecuniarie.La scusa usata dai nostri legislatori è che in questo modo si salvaguardano le piccole botteghe contro il potere economico dei centri commerciali, delle grandi catene tipo Feltrinelli o dei siti come Amazon, IBS o BOL.
Ma cito ancora dal Sole:
Vediamo i difetti della legge. Prima di tutto l'ambizione del legislatore di entrare in ogni più piccolo dettaglio del mercato è sconcertante: promozioni , ma solo per un mese; sconto del 15% lì, del 20% là e libero per i libri usati (bontà sua). Un editto orwelliano alle vongole che se non fosse così dannoso farebbe sorridere. Il difetto fondamentale, naturalmente, è quello di emanare un diktat contro il consumatore e l'efficienza economica.Aggiungo io che non è affatto un caso se i principali giornali hanno ignorato la notizia. Chi c'è infatti dietro La Repubblica? Il gruppo editoriale L'Espresso, leggi Feltrinelli. E chi invece dietro il Corriere della Sera? Il gruppo RCS, leggi Rizzoli. Non parliamo poi di Mondadori che appartiene a Berlusconi... Gente che ha solo da guadagnarci con questa legge...
Nessuno con una faccia seria può affermare che obbligare per legge a tenere i prezzi più alti favorisce i compratori. Le tariffe obbligatorie, poi, deprimono anche il mercato nel suo complesso, perché diminuiranno le vendite e la diffusione dei libri, in barba alle finalità di protezione del "pluralismo dell'informazione" e di "diffusione della cultura" sbandierati dai promotori della normativa.
L'articolo completo dal Sole 24 Ore, a firma di Alessandro De Nicola, potete leggerlo QUI
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