23 settembre 2004

The Black Keys - Rubber Factory

I Black Keys sono una delle più belle realtà del blues contemporaneo. Negli ultimi tre anni hanno tirato fuori tre capolavori. Sono un duo chitarra-batteria e vengono da Akron, Ohio, la città della gomma. Da Akron veniva anche un celebre gruppo New-Wave degli anni '80, i Devo. E le band di Akron hanno sempre espresso il disagio di vivere nella città più inquinata d'America. Rubber Factory è un titolo eloquente, come si fa a non essere blues quando si viene da Akron.
Questo disco è per certi versi più maturo, più solido rispetto ai primi due, la chitarra sporca e la voce calda e roca di Dan Auerbach, il ritmo di Patrick Carney: una miscela unica e coinvolgente. Un blues urbano, di chi ha ricevuto sempre calci nel culo ma ha la forza di alzarsi in piedi, imbracciare una chitarra e cantare il blues e la sua rabbia al mondo.
Una peculiarità dei Black Keys è che hanno fan che ascoltano generi diversi: blues, rock classico, rock alternativo. Perché la loro musica è alla radice di tutto. Per me è il disco dell'anno.

Sito ufficiale della band:
The Black Keys

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